Marco, Daniele e Branca a bordo di Surprise nel fine settimana 13-15 GiugnoUn tanto atteso break in una estate che tarda ad arrivare al contrario del capitan Branca che puntuale con il suo Surprise era ormeggiato sulla banchina di Gaeta ad attendere la ciurma.

Devo dire che ho provato una certa emozione nel vedere il mio ventennale amico in veste di skipper (anche se in realtà era vestito da mister croccodile dundee) e anche un pizzico di invidia nel vederlo praticare una passione che ci accomuna ma che aimè mi è difficile praticare in quel di Bologna.

Preso possesso delle cabine e sistemate le cose il prode capitano si accingeva a preparare una “leggermente” piccante pasta con zucchine e gamberetti innaffiata con del fresco vino campano avendo di fronte lo spettacolo di Gaeta Vecchia by night.
Controllate le previsioni meteo e del vento, verso mezzanotte, la tanto attesa partenza con destinazione Procida.

Il mare un po’ troppo coccoloso ha messo un po’ in difficoltà le nostre signore che invece di passare la nottata abbracciate a noi hanno “preferito” guardare la scia che la chiglia lasciava dietro di noi aggrappate alle battagliole di poppa…
Personalmente l’entusiasmo della traversata notturna è terminato verso le 3.30 quando, con l’intento di riposarmi 5 min, sono crollato addormentato in dinette, accovacciato su tavolo come il peggiore degli ubriaconi al bar.
Sono stato svegliato dal secondo Filippo (ri-soprannominato l’enciclopedia nautica perché in 6 mesi ha memorizzato tutta la teoria legata alla nautica e ha imparato il Guglielmi a memoria !!!!) per le manovre di ormeggio.
Operazioni di arrivo in porto e riposo per l’equipaggio e il capitano.

Alle dodici, dopo il briefing del capitano,partenza per un giro dell’isola e bagno in rada.
Nel pomeriggio poi il tanto sospirato e atteso momento per noi neo velisti di primo pelo: sotto l’occhio sempre vigile del comante ci siamo sbizzarriti in manovre a vela di fronte a Procida con un bel vento con punte a 18 nodi che di ha costretto addirittura a ridurre la velatura.
Abbattute e virate prodotte a turno dai maschietti che si alternavano al timone… che dire uno spasso.
Ancora vogliosi di vento in faccia, però, siamo tornati in porto per prepararci per la serata che si è svolta in un ristorante al porto dove abbiamo divorato leccornie marinare di tutti i generi.
Tutti i branda presto perché distrutti nel fisico ma arzilli ed eccitati nello spirito.

Domenica ancora briefing del comante e partenza per ritorno a Gaeta alle ore 9 in punto.
Prime tre ore di relax a motore ma poi Eolo ci ha graziati fornendo un bel maestrale teso che ci ha permesso di risalire a 6-7 nodi di velocità.
La curiosità ha prevalso sul buon senso e così mentre il comandante era sotto coperta a preparare le sue famose pendette alla norma io e Daniele regolavamo le vele a nostro piacimento facendo sbandare il Surprise e rendendo le cose un po’ più difficili al Branca.
Però che dire quando io e Daniele, aspiranti velisti, ci siamo visti soli in tutta sicurezza giocando al gioco delle vela….nulla ha potuto fermare la voglia di cazzare, lascare, correggere, ecc….nulla hanno potuto le urla del buon Branca da sotto coperta…eravamo troppo galvanizzati!!!
Arrivo e ormaggio volante a Gaeta.

Inutile dire che l’entusiasmo ha lasciato il posto subito alla nostalgia nel vedere il nostro capitano andarsene via e uscire dal golfo senza di noi a bordo.

Questo sicuramente è stato solo un arrivederci per le prossime uscite di cui abbiamo già parlato e che dovranno essere assolutamente di più giorni.
Grande eroe e capitano Branca, siamo stati alla grande e l’unica pecca è che durata poco.

Un saluto a tutto e B.V.

Marco


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