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Cilento

Questo viaggio va assaporato con calma, passo dopo passo, paese dopo paese. Il Cilento, sia lungo la costa, che nell’entroterra, invita al relax, al recupero delle energie perdute respirando a pieni polmoni la dolce aria di collina o la brezza marina. Agropoli, Camerota o il Golfo di Policastro. Nessuna differenza quanto alla bellezza e allo stupore che sono in grado di regalare. Mare, città, montagna, verdi distese di uliveti secolari: ovunque la natura fa bella mostra di sé e di tutto il suo splendore.

Si parte da Agropoli, e ci si lascia alle spalle il Golfo di Salerno. E’ una delle cittadine più belle della Campania, un centro costiero che conta circa 20.000 abitanti. Esercita certamente un grande fascino il borgo antico, arroccato com’è in alto, cui si accede attraverso la caratteristica salita degli “scaloni”, uno dei pochi esempi visibili di salita a gradoni. Anche il nome “tradisce” questa caratteristica: traendo origine dal greco, Agropoli significa “città posta in alto”. Lungo la costa, meritano una sosta lo scoglio di “Trentova”, sito di interesse comunitario, famoso per la caratteristica che lo vede legato alla terraferma da una lingua di terra percorribile a piedi, ed una serie di piccole insenature che si susseguono fino alla spiaggia del Vallone.

A sud di Agropoli, scendendo lungo la costa si raggiunge Santa Maria di Castellabate, vivace centro balneare che spesso si fregia della Bandiera Blu, e Castellabate, che dal 1998 è diventato patrimonio mondiale dell’UNESCO. Santa Maria, frazione più popolosa del comune cui appartiene, presenta grandi spiagge, antiche e affascinanti residenze nobiliari e alcune abitazioni caratteristiche situate in una zona di porticati, di fronte al piccolo molo. Poco distante si trova il promontorio di Punta Licosa, compresa entro i confini del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. I suoi fondali sono ricchi di poseidonia, unica pianta erbacea ad essersi adattata a vivere sul fondo del mare, che ricopre interi tratti della costa e la natura è selvaggia e incontaminata.

Superato San Mauro Cilento, centro noto per la produzione di olio, si giunge, dopo pochi chilometri a Pollica, arroccato sulle pendici meridionali del Monte Stella, che supera i 1100 metri d’altezza e che domina tutta la zona sottostante. Pollica è un piccolo ma assai suggestivo borgo medievale. Da visitare il castello medievale, risalente al XIII sec, la chiesetta di San Pietro e il convento di Maria Santissima delle Grazie (del XVII sec.), quest’ultimo poco fuori del nucleo antico.

Le località turistiche di Acciaroli e di Pioppi si trovano lungo la costa. Acciaroli è un affascinante borgo marinaro: anche Hemingway vi soggiornò negli anni Cinquanta e forse si lasciò ispirare dalle bianche case lungo la costa per uno dei suoi romanzi più celebri “Il vecchio e il mare”.

Un altro dei borghi più celebri di tutto il Cilento è senza dubbio Pisciotta, sorto sulle pendici del monte Cavallara. Il piatto tipico di questo posto, ma soprattutto di Marina di Pisciotta dove per questo motivo si organizzano numerose battute di pesca notturna sono le alici di menaica, preparate in mille modi diversi. Si mangiano fresche o sotto sale, crude o cotte, da sole o con la pasta. Le ricette, tutte facili e veloci da realizzare, utilizzano i prodotti tipici della costiera cilentana e della Campania in genere, come olio, limone, peperoncino e pomodorini.

Palinuro, la maggiore delle frazioni di Centola, è il principale centro di attrattiva turistica della zona. Sorge sul promontorio roccioso di Capo Palinuro, che separa fisicamente il Golfo di Salerno da quello di Policastro.

Otto chilometri più avanti c’è Marina di Camerota, frazione del comune di Camerota situato, invece, nell’entroterra. Premiata in più occasioni con la Bandiera Blu, protetta alle spalle dal massiccio Monte Bulgheria, presenta un litorale fatto da lunghe spiagge bianche e meravigliose calette: Cala degli Infreschi è la più spettacolare. Quest’area marina protetta è una delle zone ancora intatte e perfettamente conservate dell’intera costa tirrenica meridionale. È protetta da alte scogliere, e per questa sua caratteristica è meno accessibile per il turismo di massa.

Nel cuore del Golfo di Policastro si trova Policastro Bussentino, frazione del comune di Santa Marina, raggiungibile percorrendo la SS 18, arroccato su una collina a oltre 400 metri e circondato da mura medievali erette su antiche fondamenta greche.

Nell’immediato entroterra nel comune di Morigerati (abitato da poco meno di 800 anime), si estende l’area protetta dal WWF: 607 ettari nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. L’oasi conduce, attraverso un affascinante percorso in cui è possibile incontrare anche gatti selvatici e istrici, istituita nel 1985 per la tutela della fauna e della biodiversità, alle grotte del fiume Bussento, popolato da numerosissime lontre.

A Morigerati si può visitare anche il Museo Etnografico che raccoglie oltre 3000 reperti fra immagini e oggetti d’uso quotidiano per descrivere le tradizioni del territorio, salvaguardandole dall’incuria del tempo e dall’oblio in cui stanno cadendo.

Tra i borghi più caratteristici dell’entroterra cilentano, merita una visita anche Roccaglioriosa, adagiata su una collina tra il Golfo di Policastro e Palinuro. Si raggiunge imboccando l’autostrada A3, sia da Nord che da Sud, uscendo a Buonabitacolo e proseguendo per la strada statale 517 fino a Roccagloriosa.

È una delle località più antiche e rinomate del Basso Cilento: qui sono state rinvenute numerose tracce risalenti all’età del Bronzo, e successivamente agli insediamenti del popolo osco-lucano che abitava questa zona tra il V e il IV sec. a.C. Il centro storico racchiude gli edifici più antichi e affascinanti, da ammirare, incastonati come sono, nel dedalo di viottoli che contraddistingue questa parte dell’abitato, sorto sul lato est della collina, ai piedi della roccia detta “dell’Armo”: essa prende il nome di Rocchetta e rappresenta un ceppo etnico completamente diverso, anche nel dialetto. Le costruzioni più significative sono il castello, che subì vari rifacimenti in epoca longobarda e normanna, la Chiesa di Santa Maria la Greca (700 d.C) e il Monastero di San Mercurio, fondato nel X secolo.

Il viaggio lungo la costiera cilentana si chiude a Sapri, estremo confine meridionale. Sapri viene ricordata soprattutto per la tragica spedizione di Carlo Pisacane del 2 luglio del 1857, celebrata in versi dalla famosa poesia la “Spigolatrice di Sapri” del poeta Luigi Mercantini. Il porto turistico di Sapri è uno dei più importanti nel tratto costiero che va da Salerno a Vibo Valentia.

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